L 107 e rinnovo CCNL: la nostra protesta non si ferma!
Dopo le manifestazioni che hanno avuto luogo in tutta Italia lo scorso 24 ottobre e attraverso le quali la Scuola è tornata a manifestare con obiettivi chiari e precisi, prosegue la mobilitazione della categoria per:
– rinnovare un contratto fermo da anni restituendo al lavoro nella scuola la giusta dignità anche sul piano retributivo;
– cambiare le tante disposizioni di Legge, dalla 107/2015 a quella si Stabilità, che anzichè risolvere i problemi rischiano di aggravare il già complesso funzionamento quotidiano degli Istituti scolastici.
Come Cisl Scuola Verona abbiamo partecipato alla manifestazione regionale tenutasi a Venezia in Campo San Geremia, per richiamarel’attenzione dell’opinione pubblica sulle tante criticità della legge 107 e rivendicare con forza la necessità di un adeguato rinnovo contrattuale, unico vero strumento di valorizzazione delle diverse professionalità che operano nel mondo dell’Istruzione.
Riteniamo pienamente miope la posizione assunta dal Ministro che continua a sostenere che “nella scuola tutto va per il meglio”, in quanto contrariamente registriamo un avvio d’anno assai difficile, segnato come non mai da difficoltà e disfunzioni di vario genere, che anche a sostegtno del prezioso lavoro del personale ATA minimamente considerato dalla Legge se non per l’aumento dei carichi lavorativi, sono state denunciate con forza durante la manifestazione.
Restano aperte quindi numerose questioni poste dalla Legge 107, dalle nuove modalità di assegnazione della sede ai docenti alle discusse modalità di riconoscimento del merito, che vanno assolutamente rivisti prima che possano produrre effetti disastrosi per un sistema scolastico già duramente provato e che vogliamo continui a reggersi sulla collegialità, la cooperazione e la condivisione ossia principi in grado di assicurare un’offerta formativa di qualità.
La protesta quindi non si ferma e continua rilanciando con coerenza tutte le azioni necessarie a contrastare le contraddizioni della Legge 107 a cui si aggiunge la forte rivendicazione di una considerazione dignitosa rispetto al rinnovo del CCNL per il quale la Legge di Stabilità prevede uno stanziamento di risorse vergognoso che produrrebbe un aumento medio pro capite di 7€ che costituiscono una vera e propria mancanza di rispetto per lavoratori che assicurano al Paese servizi di fondamentale importanza, visto che da anni infatti le nostre scuole vivono e funzionano solo grazie all’alto senso di responsabilità del personale docente e ATA in servizio.
Il Governo persiste nel non assicurare le risorse indispensabili per un decente rinnovo del CCNL!
Non tarderà ad arrivare forte e ferma la nostra decisa protesta con iniziative di mobilitazione territoriali che porteranno alla manifestazione nazionale per il rinnovo dei Contratti del Pubblico Impiego e della Scuola il prossimo 28 novembre.
